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Malattia e Prevenzione: Autoesame al seno
   
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Autoesame al seno
Domande e risposte
  Autoesame al seno

L’autoesame del seno dovrebbe essere eseguito una volta al mese 8-10 giorni dopo l’inizio della mestruazione

Le donne in postmenopausa possono scegliere lo stesso giorno di ogni mese, per esempio il primo giorno del mese. L’esame serve ad acquisire familiarità con l’aspetto e le caratteristiche fisiche delle proprie mammelle in modo tale da poterne apprezzare ogni eventuale modificazione. L’autoesame del seno consiste nella ispezione visiva e nella palpazione.
L’ispezione va effettuata ponendosi in piedi con le mammelle scoperte dinanzi ad uno specchio (A), osservando il contorno di ogni mammella, la simmetria, le dimensioni, la forma e la posizione del capezzolo, prestando attenzione all’eventuale presenza di affossamenti, retrazione della pelle, sporgenze irregolari. Eseguire le stesse osservazioni con le braccia sollevate in alto (B) e, quindi, con le mani poste sui fianchi (C) mentre si contraggono i muscoli della parete toracica.
La palpazione va eseguita con le tre dita più lunghe di una mano tenute unite. Inizialmente, mentre si è in piedi, ponendo la mano destra dietro la testa, eseguire la palpazione del seno destro con la mano sinistra effettuando una leggera pressione con i polpastrelli delle dita, compiendo movimenti circolari in senso orario iniziando dall’areola (area pigmentata attorno al capezzolo) e progredendo gradualmente verso l’esterno fino a palpare tutta la mammella. Ripetere allo stesso modo l’esame al seno sinistro utilizzando questa volta la mano destra. Eseguire, quindi, l’intera manovra in posizione supina (D). Infine, ponendo il capezzolo tra il pollice e l’indice ed esercitando una leggera pressione su di esso, verificare da entrambe le parti l’eventuale fuoriuscita di secrezione o sangue.
Potrà essere necessario eseguire varie volte l’esame delle mammelle prima di acquisire dimestichezza con la tecnica ed apprezzare le caratteristiche e la consistenza del tessuto mammario. Se si palpa un nodulo o un indurimento della mammella, si osserva un cambiamento del colore o dell’aspetto della cute, o una retrazione del capezzolo, o si sente un dolore inusuale, è opportuno farlo presente al proprio medico.
La presenza di questi segni o sintomi non è sicuramente indicativa di un tumore. Varie altre condizioni cliniche possono presentarsi in maniera simile. Essi devono considerarsi soltanto come segnali che vanno verificati da una visita medica.”

I testi sono tratti dal libro del Prof. Massimo Lopez “Cancro. Conoscerlo per imparare a sconfiggerlo” Società Editrice Universo, Roma 2003 – 2007
Si ringrazia il Prof. Lopez, Direttore Divisione di Oncologia Medica B, Istituto Regina Elena di Roma, per la gentile concessione dei contenuti.




 
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